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La nostra storia
Como Accoglie si è costituita nel 2017 ma nasce dall’esperienza dell’estate 2016, quando centinaia di persone migranti, respinte al confine Svizzero, si accamparono nei giardini antistanti la stazione San Giovanni.
In tanti hanno dato una mano: alla stazione, alla mensa di sant’Eusebio, alle docce del collegio Gallio, alla parrocchia di Rebbio, dove già da anni Don Giusto faceva accoglienza.
Alla fine di settembre è stato aperto in via Regina, nei pressi del cimitero, il campo governativo, con tensostrutture e container. Gestito dalla Croce Rossa e da Caritas, ha visto molti volontari dare una mano e portare un sorriso nel momento dei pasti, l’unico in cui era accettata la loro presenza.
2017
Persistono situazioni di disagio, fragilità e abbandono delle persone con storie di migrazione nel territorio di Como. Alcune di nuovo arrivo, altre dublinate, altre ancora presenti da tempo, alle prese con pressanti bisogni materiali, pratiche di regolarizzazione, ricerca di lavoro.
Non tutti hanno trovato posto nel centro governativo e durante l’inverno ogni sera la cosiddetta “jeep ronda” ha raccolto e salvato dal freddo le persone migranti che trovavano come unico rifugio notturno la parrocchia di Rebbio.
Con l’arrivo dalla primavera, molti si sono rifugiati nel retro dell'autosilo di Val Mulini, un riparo coperto ma esposto ai venti, senza acqua né servizi igienici. Noi volontari abbiamo garantito ogni sera e ogni mattina il rifornimento di acqua, con delle taniche, latte caldo, biscotti, coperte e sacchi a pelo. Inizialmente la “jeep ronda” recuperava coperte e materassini tutte le mattine e li riportava la sera. In autunno, abbiamo procurato dei materassi per isolare dal freddo del terreno e, infine, abbiamo montato delle tende in attesa di soluzioni più dignitose.
Ci siamo occupati di accompagnare le persone presso i vari servizi: Osservatorio legale di Como, commissioni territoriali fuori comune, presidi medici. Impegno che perseguiamo tutt’ora. In parallelo alle attività operative, abbiamo cercato di instaurare relazioni personali, aspetto importante per chi vive in situazioni di marginalità ed esclusione sociale.
Matura in molti volontari la consapevolezza dell’esigenza di formare un’associazione, consci del fatto che la presenza di migranti a Como non costituisce un evento straordinario e limitato nel tempo, da affrontarsi con logiche di emergenza, ma è piuttosto una condizione strutturale, che richiede continuità e forme di coordinamento stabili. Nasce così Como Accoglie odv.
Essere associazione consente di dare maggiore efficacia alle nostre azioni e di presentarci come interlocutori più accreditati e affidabili nel difficile rapporto con le istituzioni. Consente di dare ai volontari una copertura assicurativa, di reperire risorse, partecipare a bandi pubblici e di offrire un punto di riferimento ai cittadini sensibili ai problemi legati alle migrazioni e alle forme di esclusione sociale in genere.
2018
Durante l’inverno 2018, sono state allestite dalla Caritas, con la nostra collaborazione, tre grandi tensostrutture all'interno del cortile del centro Cardinal Ferrari. Si è fatto in modo che il passaggio dalla val Mulini ai tendoni avvenisse in modo graduale e non traumatico, rassicurando le persone e superando le tensioni inevitabili. Abbiamo garantito tutte le mattine e tutte le sere, comprese le festività, la nostra presenza alle tende durante la cosiddetta Emergenza Freddo.
Dal mese di aprile le persone sono tornate per strada trovando un riparo precario dalle intemperie, in particolare sotto il portico dell’ex chiesa di san Francesco. Oltre a mantenere viva la relazione personale e a intercettare i bisogni individuali, abbiamo consegnato coperte e materassini in borse nominali, per le ore notturne. Queste borse venivano distribuite la sera e ritirate il mattino.
Come volontari abbiamo cercato di mantenere un contatto costante con altre realtà presenti sul territorio. Non è mai cessata l'offerta di collaborazione, espressa anche formalmente, alle istituzioni cittadine, consapevoli che il contributo del volontariato non possa sostituirsi alle responsabilità delle autorità.
Si sono organizzati con i ragazzi migranti momenti di incontro, di festa, di informazione dei cittadini: un picnic il 31 agosto per la festa di Sant’Abbondio, riunioni presso il centro don Guanella, presenza all’Isola che c’è, partecipazione alla giornata "Pulire il Mondo" di Lega Ambiente, eccetera.
Abbiamo offerto la possibilità di avere un luogo d’incontro pomeridiano, presso la sede di Camerlata dell’Associazione Asylum.